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Area del GAL

L’area del GAL Alta Umbria è situata nella parte settentrionale della Regione e confina a ovest con la Toscana (Provincia di Arezzo) a est con le Marche (Provincie di Pesaro e Ancona).

Il territorio presenta una superficie di 1.900,37 kmq a fronte di una popolazione di 130.289 abitanti ed include quindici Comuni: Citerna, Città di Castello, Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Umbertide, Valfabbrica. I Comuni più popolosi sono Città di Castello (37.889 abitanti) e Gubbio (31.616). Nel territorio operano le Comunità Montane dell’Alto Chiascio e dell’Alto Tevere Umbro ed il Consorzio obbligatorio Parco del Monte Cucco. La densità della popolazione del territorio dell’Alta Umbria è particolarmente bassa, 68 abitanti per kmq, con alcuni Comuni che non raggiungono neppure i 25 abitanti per kmq (Pietralunga 16,7, Monte Santa Tiberina 17, Scheggia e Pascelupo 23,1).

Il territorio dell’Alta Umbria presenta un assetto morfologico eterogeneo, caratterizzato da un andamento montuoso-collinare nella parte orientale e da una vasta zona planiziale, attraversata dal fiume Tevere, nel settore occidentale.

Il settore occidentale dell’Alta Umbria, che coincide con l’area amministrativa della Comunità Montana Alto Tevere, confina con la Toscana , ed è per oltre il 90% incluso nel bacino idrografico del fiume Tevere. La parte nord è chiusa dai contrafforti del valico di Bocca Trabaria (oltre 1.100 metri). Nella posizione centrale è collocata la pianura della “Valle del Tevere”, densamente popolata e intensivamente coltivata, con una forte presenza di insediamenti industriali e artigianali e attraversata dalle principali vie di comunicazione.

La forte presenza del tabacco lungo il fiume Tevere è favorita dalla conformazione dei terreni, sciolti e sabbiosi, e dalla presenza della diga di Montedoglio che fornisce un adeguato apporto di acqua alle colture.

La valle, dapprima ampia, si svolge in direzione longitudinale restringendosi a sud di Città di Castello; subito dopo, alla confluenza del torrente Soara nel Tevere, si apre in un ampio fondo pianeggiante, fino allo sbocco del Nestore nel Tevere, il maggior affluente dell’alto corso del fiume. Il monte Acuto (poco più di 900 metri di altitudine), con le sue leccete e la sua sagoma a cono ellittico, segna in qualche misura il passaggio dell’alta valle tiberina nell’area del perugino. In questo tratto della valle, il Tevere, dopo essere uscito dalle gole montane dell’Appennino tosco-romagnolo, e aver percorso una trentina di chilometri dalla sua sorgente, scorre in un letto non molto largo, chiuso tra bassi terrazzi fluviali.

In posizione simmetrica, ai lati del fiume, si sviluppano le aree collinari, con piccole vallate, e le zone montane. Il 14,60% del comprensorio si colloca al disotto dei 300 metri s.l.m., e coincide con la fascia di pianura alluvionale; il 25,80% è compreso tra i 300 e i 400 metri s.l.m. e raccoglie gran parte dell’insediamento sparso, storicamente consolidatosi; la restante parte del territorio (circa il 59,60%) giace al di sopra dei 400 metri s.l.m., ospitando i suggestivi borghi rurali e gran parte delle aree boscate (compresa quella demaniale). Nella fascia sud/est, che coincide con l’area amministrativa della Comunità Montana Alto Chiascio e confina con le Marche, il territorio è definito ad est dalla dorsale calcarea caratterizzata dalla presenza di importanti rilievi (Monte Penna, Monte Maggio, Monte Cucco), le cui aree sommitali raggiungono quote intorno ai 1500 metri. Un’altra dorsale calcarea si sviluppa a ridosso della città di Gubbio (Monte Foce-Monteleto), sfiorando i 1.000 m. s.l.m.. Tutto il restante territorio è di fatto caratterizzato da colline su substrati marnoso-arenacei, da ridotte porzioni planiziali (Bacino di Gubbio) e da fasce pedemontane poco acclivi (da Gualdo Tadino a Scheggia).

L’80% del territorio di questa parte dell’Alta Umbria è compreso tra i 400 e gli 800 metri di quota, con una punta massima (52%) per la fascia che va tra i 400 e i 600 metri.

I principali corsi d’acqua sono i fiumi Chiascio e Sentino, i torrenti Assino, Saonda, Ventia e Rasina.

Le zone planiziali e basso-collinari sono occupate da aree agricole. I versanti dei rilievi, soprattutto quelli calcarei, sono generalmente acclivi, spesso dirupati, occupati da boschi e da formazioni rocciose emergenti, con forre e gole; questi fenomeni presentano spesso sviluppo ed estensione ragguardevoli: la parete est e la gola del Corno del Catria, la Valle delle Prigioni, il versante est di Monte Cucco, la Gola della Rocchetta presso Gualdo Tadino. Di notevole interesse risultano i fenomeni carsici, primi fra tutti quelli delle grotte di Monte Cucco.

Al di sopra dei 1.000 metri di quota i boschi lasciano in genere spazio alle praterie secondarie, tuttora utilizzate come pascolo, spesso comunque intercalate ad estese faggete che raggiungono in qualche caso quasi la sommità dei rilievi. La fascia collinare si dsitingue per un paesaggio caratterizzato dall’insediamento agricolo: seminativi, prati, pascoli, vigneti, boschi e vegetazione igrofila lungo i piccoli corsi d’acqua.

La disposizione orografica dell’Alta Umbria è caratterizzata da una forte presenza di alta collina e montagna; la preponderanza dei rilievi medio-alti è testimoniata dal fatto che la fascia altimetrica superiore ai 500 mt. interessa ben il 50,23% del territorio.

Per consultare dati più dettagliati riferiti all’area (altimetria, pendenze, composizione vegetazionale, popolazione e superficie), clicca qui.

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